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io…alice
Oggi. Alice (Sabrina Zaccaria), 16 anni, vive in un quartiere di periferia con il padre Salvatore (Orio Scaduto), preside severo ma affettuoso, e la madre Giusy (Giusy Portolano), protettiva e rigida. Durante un’uscita al bar con le amiche Rachele (Michelle Bellomonte) e Aurora (Aurora D’Agostino), Alice incontra Luciano (Luciano Falletta), un cameriere carismatico che la seduce. Fidandosi di lui, vive un momento di intimita’, ignara che Luciano stia registrando un video. Quando la loro relazione finisce e Alice si avvicina a Luca (Luca Ganci), Luciano, spinto dalla gelosia, diffonde il video in un gruppo WhatsApp, scatenando una catena di umiliazioni tra coetanei, tra cui Manfredi (Manfredi Russo). Alice affronta il giudizio sociale, l’incomprensione della madre, e il rifiuto del padre. Nella questura, trova sostegno nelle poliziotte e nella Dottoressa Cinzia Leone (Gabriella Giovenco), il cui monologo universale invita a non lasciare che la vergogna definisca le vittime. Ma il peso dell’isolamento è troppo grande: Alice compie un gesto estremo.
Io… Alice è un grido contro il revenge porn, un viaggio emotivo che denuncia il silenzio e celebra il coraggio di parlare.
chiusi per ferie
Nel cuore vibrante di Trapani, dove l’aroma di caffè fresco si mescola al clangore delle tazzine, Salvatore, un rude proprietario di un bar, decide di mettere in vendita il suo locale e partire con la moglie per una crociera che segna i cinquant’anni di matrimonio.
Poco dopo la chiusura del bar, due sconosciuti – Dario e Sofia – restano intrappolati nel bagno del locale. Quella che inizia come una disavventura claustrofobica si trasforma in un’odissea intima e surreale che dura sette giorni. Tra biscotti dimenticati, confessioni improvvise e momenti di leggerezza, i due si avvicinano fino a innamorarsi.
Sul mare, Salvatore sogna una vita senza fardelli, ma la moglie Rosa lo incalza a non dimenticare cio’ che lascia alle spalle. Attraverso le telecamere del bar, l’uomo scopre inaspettatamente la danza, i sorrisi e gli abbracci dei due giovani. Tornato a Trapani, il destino si compie: l’amore nato in cattività sembra dissolversi, ma lascia una traccia indelebile, una riflessione profonda su tempo,
legami e seconde possibilita’.
Un racconto agrodolce, sospeso tra realtà e destino, intriso del calore siciliano e del sapore amaro di
un espresso.
la macchina dei sogni
Sicilia, oggi. Sara, 19 anni, vive in un piccolo paese costiero e sogna di studiare teatro a Bologna per sfuggire a un destino già scritto. Antonio, 55 anni, è un operaio vedovo, segnato dalla tragica morte del figlio Andrea in un incidente sul lavoro. Due mondi distanti, due ferite profonde.
Le loro vite si incrociano in un corso di arti sceniche guidato da Stefano, regista teatrale carismatico ma controverso. Il laboratorio diventa spazio di trasformazione e confronto, dove l’elaborazione del lutto si intreccia al desiderio di rinascita. Un racconto metateatrale che mescola realtà e finzione, sogno e verità, dolore e catarsi.
La Macchina dei Sogni è un viaggio emotivo e visivo che esplora il significato della perdita, della memoria e del potere dell’arte.
Il linguaggio dei colori
Chiara (interpretata da Letizia Mauceri) è una giovane pittrice che vive sospesa tra creatività e tormento interiore. Per proteggersi dalla sua malattia mentale, dà vita ad Adam (Dario Castorina), un alter ego maschile che diventa rifugio e scudo, un compagno immaginario capace di sostenerla nei momenti più oscuri.
Il suo mondo prende forma attraverso il linguaggio dei colori, un universo visionario in cui l’arte diventa espressione e difesa, ma anche specchio delle crepe della mente. Quando però la Follia (Elisa Zammataro) prende il sopravvento, Adam svanisce, lasciando Chiara sola e indifesa davanti al proprio dolore.
Il linguaggio dei colori è un viaggio intenso e poetico nella psiche di un’artista fragile, che racconta la sottile linea tra ispirazione e distruzione, tra l’illusione di un rifugio e la necessità di affrontare la verità di sé.
behind the photo
Un viaggio intimo e appassionato nella vita e nella carriera di Giuseppe La Rosa, fotografo siciliano nato a Brolo (ME), che ha saputo trasformare la sua passione in un percorso internazionale di successo.
Dalle radici nella sua terra natale al mondo frenetico della moda, La Rosa ha immortalato volti, emozioni e atmosfere per testate di prestigio come Vogue America, Cina e Giappone, fino a ricoprire per due anni il ruolo di fotografo di backstage per Giorgio Armani, vivendo da vicino l’universo esclusivo dell’alta moda.
Attraverso immagini, testimonianze e ricordi personali, il docufilm ricostruisce le tappe fondamentali della sua carriera: gli anni a Roma e Milano, dove ha lavorato tra set e passerelle, e il ritorno in Sicilia, dove ha scelto di riportare la sua arte alle origini, dando nuova vita alla fotografia con uno sguardo più intimo e consapevole.
Behind the Photo è più di un racconto biografico: è un ritratto dell’uomo dietro l’obiettivo, delle sfide, dei sacrifici e delle emozioni che si celano dietro ogni scatto. Un omaggio alla fotografia come linguaggio universale e alla forza di un artista che non ha mai dimenticato le proprie radici.
the gift
Un padre viene travolto dall’incubo più terribile: scoprire che il proprio figlio è stato rapito e abusato da un uomo di famiglia, un amico fidato in cui riponeva totale fiducia. Straziato dal dolore e dall’impotenza, decide di farsi giustizia da solo.
Rapisce il colpevole e, con una videocamera come unico testimone, inizia a infliggergli una sofferenza speculare a quella subita dal figlio, costringendolo a confrontarsi con il suo stesso orrore. La videocamera diventa così il mezzo per documentare non solo la punizione, ma anche il crollo interiore di un uomo che si trasforma in carnefice pur di dare voce al grido di dolore del proprio bambino.
“The Gift” è un film-denuncia che affronta con crudezza e intensità il tema della pedofilia, mettendo lo spettatore di fronte a domande scomode sulla giustizia, sulla vendetta e sul limite sottile tra bene e male.
